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Allergia o intolleranza alimentare?!


Vi sarà capitato, parlando con un vostro amico o parente, di sentire almeno una volta frasi del tipo "Eh sono intollerante!" "No grazie che sono allergico!" "Non lo digerisco che sono intollerante!" o forse quella persona siete proprio voi!

Nulla di più strano data la grande diffusione di allergie e intolleranze, o di presunte tali, negli ultimi anni. Si tratta di un tema di grande attualità e interesse, molto sentito dalla popolazione generale, si è però creata molta confusione non solo nella terminologia ma soprattutto nell'inquadramento e nell'approccio diagnostico. Basti pensare che la percezione di allergia alimentare nella popolazione è di circa il 20% mentre l'incidenza reale del fenomeno interessa circa il 4,5% della popolazione adulta e fino al 10% circa della popolazione pediatrica.

Cerchiamo quindi di capire di cosa parliamo e quando si è davvero intolleranti o allergici ad un alimento!

Innanzitutto in entrambi i casi ci troviamo difronte a una REAZIONE AVVERSA a un alimento. Sia nell'intolleranza che nell'allergia si assiste ad una manifestazione indesiderata e imprevista conseguente all'assunzione di un alimento. Ciò che però distingue i due fenomeni sono i differenti meccanismi patologici che si manifestano nell'organismo.

INTOLLERANZA ALIMENTARE

Si parla di intolleranza alimentare quando la reazione non è provocata dal sistema immunitario e varia in relazione alla quantità ingerita dell'alimento non tollerato. Una dieta scorretta o alterazioni gastrointestinali come sindrome da intestino irritabile, gastrite, reflusso gastro esofageo, diverticolite, calcolosi colecistica determinano una sintomatologia attribuita, spesso erroneamente, all'intolleranza alimentare. Le intolleranza alimentari non immunomediate sono spesso secondarie quindi ad altre condizioni e si dividono in:

- intolleranze da difetti enzimatici

- intolleranze da sostanza farmacologicamente attive

- intolleranze da meccanismi sconosciuti (le intolleranze da additivi).

L'intolleranza al lattosio è la più diffusa tra le intolleranze da difetti enzimatici, in questo caso è causata dalla mancanza di un enzima chiamato Lattasi, che consente la digestione del lattosio, uno zucchero presente nel latte. Fisiologicamente con la crescita, a partire dai 3-5 anni, si assiste ad una progressiva riduzione dell'attività della lattasi.

Le intolleranze farmacologiche sono determinate dall'effetto farmacologico di sostanze contenute in alcuni alimenti, quali l'istamina (vino, spinaci, pomodori, alimenti in scatola, sardine, filetti di acciuga, formaggi stagionati), la Caffeina, l'Alcool, la Solanina (patate) etc. Mirtilli, albicocche, banane, mele, prugne, patate, piselli, possono contenere sostanze con un'azione simile a quelle dell'acido acetilsalicilico e quindi essere responsabili di reazioni pseudo-allergiche. La loro effettiva importanza clinica è probabilmente sovrastimata.

Le intolleranze da meccanismi non definiti riguardano reazioni avverse provocate da additivi quali nitriti, benzoati, solfiti, per i quali non è stato ancora possibile dimostrare scientificamente un meccanismo immunologico.


Sintomi e segni delle intolleranze

Le intolleranze alimentari si presentano principalmente con sintomi localizzati all'apparato gastro-intestinale, ma possono coinvolgere anche la cute e più raramente altri apparati.

Qui sotto i principali sintomi che si manifestano con l'intolleranza alimentare.

Non essendo coinvolto il sistema immunitario, diffidate da chi vi propone test di intolleranze alimentari, che riportano la concentrazione o presenza di anticorpi (presenti invece nelle allergie!). Affidatevi a test riconosciuti ufficialmente dalla comunità scientifica come ad es il Breath Tests pecifico per l'intolleranza al lattosio, che valuta nell'aria espirata i metaboliti non metabolizzati e assorbiti.

La diagnosi di intolleranza alimentare dovrebbe prevedere un approccio multidisciplinare che coinvolga step by step lo specialista allergologo, gastroenterologo, per escludere patologie gastrointestinali, ed eventualmente dietologico, per la correzione delle abitudini dietetiche.

ALLERGIA ALIMENTARE

Con allergia alimentare consideriamo invece una reazione anomala immunologica mediata da anticorpi della classe IgE, che reagiscono verso componenti alimentari di natura proteica. L'allergia alimentare può manifestarsi già in età pediatrica oppure insorge in età adulta: nel primo caso spesso regredisce (come ad esempio per il latte e l'uovo), mentre se compare successivamente tende a persistere per tutta la vita. A differenza dell'intolleranza alimentare, l'allergia non è dose dipendente, basta una piccola quantità di allergene (così viene definita la sostanza che scatena la reazione avversa) a determinare lo stato patologico. Inoltre l'allergia può manifestarsi con sintomi lievi fino allo shock anafilattico, potenzialmente fatale.

Sintomi e segni della allergie

Compaiono a breve distanza dall'assunzione dell'alimento (da pochi minuti a poche ore) e sono tanto più gravi quanto più precocemente insorgono. Possono interessare diversi organi ed apparati.

In alcuni casi la reazione può essere talmente violenta da provocare uno shock anafilattico che se non riconosciuto tempestivamente può risultare fatale.

Inoltre chi è allergico ai pollini o agli acari della polvere a volte deve stare attento a cosa mangia. Una semplice mela, una pesca o delle invitanti fragole possono essere pericolose per chi è allergico alla betulla, così come i pomodori, le patate e gli agrumi possono irritare labbra e palato di chi è allergico alle graminacee. Si tratta delle cosiddette allergie crociate, un disturbo causato da una reazione crociata tra pollini di alcune famiglie e diversi alimenti. Questo fenomeno si manifesta perché in molti alimenti sono presenti molecole proteiche simili a quelle che si trovano nei pollini o negli acari della polvere. Queste molecole vengono riconosciute dal sistema immunitario anche dopo ingestione dell'alimento, scatenando – così – la reazione alimentare crociata. Questo fenomeno non vale per tutti! Sono reazioni individuali, non tutte le persone allergiche ai pollini hanno necessariamente un'allergia crociata agli alimenti.

Fra gli alimenti più a rischio di provocare un'allergia alimentare troviamo:

- latte vaccino e derivati

- uovo

- frutta a guscio

- pesce

- arachide

- crostacei e molluschi.

La diagnosi di allergia alimentare è un percorso complesso che richiede la figura specialistica, Allergologo o Pediatra Allergologo, con specifiche competenze nel settore. I test diagnostici standardizzati, in vivo e in vitro, sono finalizzati all'individuazione dell'allergene alimentare responsabile. Il primo step è raccogliere la storia del paziente successivamente gli esami riconosciuti sono test cutanei (Skin Prick Test o Patch Test) e test in vitro ( RIST E RAST rispettivamente dosaggio IgE tot nel sangue e dosaggio IgE specifiche per determinati alimenti).

Una considerazione a parte deve essere fatta per la malattia Celiaca la quale non può essere classificata né come allergia né come intolleranza.

Non si tratta di un'intolleranza perché viene ad essere coinvolto il sistema immunitario, ma non parliamo di allergia poiché non vengono ad essere sollecitati gli anticorpi della Classe IgE (negli esami per determinare la celiachia si dosano le IgA o le IgG in caso di deficit di IgA). Possiamo quindi definirla meglio come un'enteropatia immunonologica non IgE mediata, caratterizzata da lesioni dell'intestino tenue provocate dall'ingestione del glutine in individui geneticamente suscettibili.

Maria Letizia

Referenze

- Allergie e Intolleranze alimentari. FNOMCeO

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